Sono un libro bianco
Io fin da piccolo sono stato appassionato del mondo giapponese come molti di voi grazie ai cartoni animati anni 80\90' che andavano in onda su antenna3\junior tv.
Ma l'innesto dell'idea del viaggio , in stile inception , è opera di Hayao Miyazaki e il suo studio Ghibli , le loro opere mi hanno mostrato ambienti , tematiche e cultura di un paese che conoscevo poco.
Ho cominciato a ''studiare'' per il viaggio dal 2007 , tanti rinvii per motivi personali , tanti ostacoli da superare , ma finalmente nell'aprile 2009 ho messo il primo mattoncino , la prenotazione del volo aereo . Scelsi all'epoca la JAL , volevo entrare nel mondo del sol levante fin da Malpensa .
Arriva Luglio , i giorni prima della partenza sono un misto tra agitazione ed eccitazione , nei mesi precedenti avevo studiato per filo e per segno tutto il tragitto da fare , vedendo video di Marco Togni in primis , ricordo ancora a memoria il suo video in cui spiega la strada per sushi Zanmai.
Valigia pronta , JrPass prenotati , guida Lonely planet in valigia , fogli e fogli di appunti ... Sono a Malpensa , vedo il 747 delle JAL , sale la tensione , è il mio primo lungo volo , ma non mi scoraggio il mio pensiero è sempre lo stesso '' sto andando in Giappone ''.
Ora sono a bordo , vedo tantissimi Giapponesi e la mia tensione non so per quale motivo scema , sarà l'aria di tranquillità che si respira rispetto ad altri voli .
Arriva la cena e noto subito qualcosa che mi stupisce , la gentilissima Hostess mi consegna un panno umido e caldo per pulirsi le mani, usanza che poi scoprirò che è consuetudine nei ristoranti giapponesi .
Comincio a sentire le prime parole giapponesi , parole che ormai sono entrate nel mio vocabolario come sumimasen e itadakimasu.
Comincio ad amare il Giappone.
Atterrati a Narita e superate le pratiche doganali , prenoto il mio biglietto N'ex più la Suica , sto aspettando il Narita Express , esclamo ai miei compagni di viaggio '' non ci credo siamo in Giappone '' avevo l'adrenalina a mille e la pelle d'oca , pelle d'oca che ho tutt'ora a pensare ai quei momenti.
Quel sentimento di incredulità di aver realizzato un sogno , di essere in un paese che fino pochi mesi prima avevi visto solo in rete. Meraviglioso.
Sono sul N'ex vedo passare davanti ai miei occhi ambienti nuovi , pagode , scuole con il tetto recitato come negli anime e casette che io chiamo alla 'doraemon'' . Arrivo a Shinjuku , il caos , sono le 19:00 pieno rush hour , mi perdo , cerco ...''ecco l'uscita Southern Terrace '' , arriviamo in hotel .
Comincio finalmente ad entrare a pieno regime ,sono tranquillo , penso già a cosa fare nei prossimi giorni . Prima tappa Shibuya e Meiji jingu .
Penso ancora a quella giornata , mi vedo ancora ''innocente'' , scendiamo a Shibuya ed usciamo alla prima uscita senza pensarci , mi ritrovo in una via senza nulla con facchini che scaricano merci e tra me e me penso '' è questa shibuya ?'' , non mi perdo d'animo e cerco di orientarmi e....alleluja Hachiko , finalmente raggiungiamo la Shibuya che tutti conosciamo ,un fiume di persone , luci e cantilene dei commessi con il loro Irasshaimase, insopportabile i primi momenti , ma ora per me è una melodia .
Comincio a fischiettare la melodia della yamanote , mi sto trasformando,
Luce , persone e suoni , poi il silenzio , i grilli e corvi ...sono al Meiji jingu , non avrei mai immaginato di trovare in una metropoli come Tokyo , un luogo del genere . Pace e silenzio e sopratutto suoni che mi ricordavano la mia infanzia mentre guardavo Maisson Ikkoku o Orange road , suoni come il canto dei grilli in estate in Giappone e il gracchiare dei corvi .
Mi sento in pace.
C'è frenesia nel gruppo dobbiamo partire per Kyoto con lo Shinkasen , non so cosa aspettarmi , dopo le tante emozioni provate a Tokyo ho paura che mi possa deludere .
3 ore di Hikari , bento mangiato e mappa di Kyoto stampata nella memoria.
Raggiungiamo l'hotel e decidiamo subito di visitare un tempio il Kiyomizu Dera , ma Kyoto non è Tokyo come la raggiungiamo ? Cominciamo ad entrare nel fantastico mondo degli autubus giapponesi , il conducente con microfono e mascherina , il pagare solo all'uscita e l'avere paura di non capire dove scendere .
Missione compiuta arrivati , cominciamo a salire verso il tempio e comincio a respirare un'area diversa , negozietti piccoli , zero traffico , ammiro ragazze vestite con lo yukata e ragazzi con il kimono , comincio a capire che a Kyoto il tè verde è un alimento ancora più importante sopratutto nella variante Matcha .
A Kyoto ho cominciato ad avere una dipendenza , ho resistito al fumo , all'alcool e droghe , ma il tè verde ha vinto .
Sono tossico
Con il Kiyomuzu tutti i miei dubbi su Kyoto sono spariti , luoghi mistici , panorama mozzafiato e sempre quella sensazione di trovarmi in luogo perfetto.
In 3 giorni abbiamo visitato il padiglione d'oro , il ryoanji e molto altri luoghi storici , ma il pomeriggio del terzo giorno e il quarto sono stati la punta più alta del mio viaggio nel Kansai.
Un fiume rosso , questo è il Fushimi inari . Solo il primo anno ho completato il percorso per di più sotto la pioggia . Un'esperienza stupenda , il percorrere tutti quei toori rossi , sorseggiare un tè verde caldo nei punti di soste e poi... DONG , la cima . La fatica si sarebbe fatta sentire solo il giorno dopo.
Il quarto giorno è dedicato a Nara , mai e poi mai mi sarei aspettato di trovare una città con dei cervi in libertà.
Cerco la zona principale di Nara , non è difficile capire dove è , comincio a vedere delle bestie strane avvicinarsi , eccoli i cervi alla ricerca di biscotti . Comincio a fare slalom neanche fossi Alberto Tomba tra le biglie nere lasciate da questi simpatici animaletti .
Raggiungo il todaiji , i miei compagni di avventura si vogliono cimentare nel attraversare ,neanche fossero dei mutanti, il pilastro di legno , io getto la spugna , ma loro ci tentato e ci riescono, i giapponesi sono esaltati e io riprendo tutto con la mia cara vecchia Sanyo.
Ahimè finisce la nostra vacanza nel Kansai , ci aspetta un altro Shinkasen per Hiroshima
Mi sento bene
Prima di arrivare ad Hiroshima pensavo di trovarmi davanti una città triste pensando alla sua storia , invece un paese vivo , un paese che è riuscito a ricrescere .
Arrivati a Hiroshima ci ritroviamo in un'altra città diversa , non ha il caos e l'architettura di Tokyo , non ha la storia e il silenzio di Kyoto ... é Hiroshima.
Prendiamo il treno elettrico e ci dirigiamo come tutti turisti A-Bomb dome .
Visitiamo il museo , mi sento strano , ho visto immagini dure , ma non sono schifato , sono ancora più conscio di quanto sia crudele la guerra .
Ma per sorridere cosa serve ? Okonomiyaki !!!! Ho mangiato il più delizioso okonomiyaki di sempre.
E ora ? traghetto per Miyajima ( vogliamo o no sfruttarlo a dovere questo Jrpass ) .
Che isola fantastica , un pò Nara per i cervi , un pò Kyoto per i templi e oggi avrei detto un pò Okinawa ( ma all'epoca non la conoscevo ) tutto in pochi metri quadri .
Hiroshima mon amour
E ora di tornare a Tokyo , sono già triste , mancano solo 3 giorni , ma non pensiamoci e ora di provare un Ryokan .
Soggiorniamo ad Asakusa e vedo una zona diversa di Tokyo , mi ricorda Kyoto , tranquilla , nessun grattacielo ( la Tokyo sky tree non esisteva ancora ) .
Decidiamo di andare subito al Senso-Ji , un odore di incenso riempie l'aria , un profumo che mi è sempre piaciuto . Cominciamo ad assaggiare manicaretti come i Takoyaki e piccoli polipi cotti alla griglia . Fantastico.
Poi decidiamo di cercare il ponte del film un estate con Kikujiro , lo troviamo e corriamo come Kikujiro , io riprendo tutto sempre , tutto registrato su ''nastro''.
Eccoci di nuovo Narita tristi e stanchi , con tante esperienze e tanti posti visti.
Sapevo che mi sarebbe piaciuto il Giappone , ma non pensavo in tale modo , nella mia mente sta già nascendo l'idea di un altro viaggio , ma ancora non me ne sono reso conto.
Lascio un paese che mi ha dato sicurezza , mi ha fatto conoscere una cultura nuova che ora amo , mi ha donato una cultura culinaria diversa , prima pensavo al solo sushi invece ora... . Un viaggio che mi ha reso felice , un viaggio che mi ha cambiato, sono tornato con la voglia di ripartire e di conoscere ancora meglio quel paese cosi lontano e l'ho fatto per 7 volte , molti la chiamano JAPAN FEVER.
Rimpiango il primo viaggio , ero un libro bianco ancora tutto da scrivere , ora molte pagine sono scritte.
Ma sono lo stesso felice di aver potuto scrivere molte pagine e di averne molte altre da scrivere.
Ciao Antonio, ho letto con piacere la tua esperienza. Wow, hai davvero descritto appieno ciò che attualmente sto provando io essendo il primo viaggio in Giappone. Ora es. sono seduto da Starbucks appena tornato dalla visita di Tsukiji, e mi sto godendo Tokyo per l'ultimo mio giorno in questo paese a dir poco meraviglioso. La gente, il cibo, le buone maniere la pulizia estrema e dettagliata che a noi italiani abituati a "ben altro" stupisce. Ho i pensieri che viaggiano alla velocità della luce, cosa vedere oggi cosa fare dopo, spero sempre di vedere e fare il più possibile per non avere il rimpianto di non averlo fatto. Ma come saprai più di me, tutto noi si può vedere e fare, dunque sono pienamente sicuro che questo sarà solo il primo dei miei viaggi qua in Giappone.
RispondiEliminaSono qui ormai da 20 giorni, ho visitato tantissimi posti spettacolari e ahimè sono triste di essere arrivato quasi al capolinea.
Grazie di aver condiviso la tua esperienza!
Alberto