Ci sono tante cose che potrei dirvi sul Giappone, ma voglio parlare di una cosa che mi sta particolarmente a cuore, che poi è quello che cerco in ogni viaggio, voglio dirvi dove ho trovato la bellezza nel paese del sol levante.
Per bellezza non intendo lo skyline di Tokyo al tramonto vista da Odaiba o la vista sconfinata sulla città dalla Tokyo Sky Tree, si tratta senza dubbio di punti di vista fantastici e dalle grandi soddisfazioni, ma la bellezza che ho cercato (e trovato) è diversa, meno appariscente e nascosta nelle piccole cose, nei petali rosa dei ciliegi in fiore, nella cordialità della gente e nella femminilità delle donne,nella tradizione che convive con la modernità, nella pace dei luoghi sacri e nel rispetto palpabile che c’è tra le persone.
Si perchè in Giappone puoi lasciare il cellulare come fermaposto al fastfood e stare sicuro che lo ritroverai esattamente li al tuo ritorno, puoi chiedere indicazioni stradali e trovare chi ti accompagnerà direttamente a destinazione, incrociare lo sguardo di una donna e vederla ancora arrossire.
E allora potrete perdervi tra le mille uscite della metro a Shinjuku sicuri che comunque in caso di bisogno qualcuno vi aiuterà, potrete rilassarvi mangiando ottimo pesce da Sushi Zanmai certi della cortesia del personale, potrete passeggiare nei parchi tra alberi secolari dimenticandovi di essere nel cuore di una metropoli, girare tra templi osservando pagode e ragazze in kimono scordandovi per un attimo di essere nel 2015.
che non necessariamente in un numerosissimo insieme di persone le regole ed il rispetto delle stesse deve venir meno, anzi, proprio grazie all’osservanza scrupolosa di queste è possibile convivere con milioni di persone con pochissimo sforzo.
Il Giappone è associato alla produttività e la serietà lavorativa, è vero, è una sensazione palpabile, ma questo non implica una rinuncia alla parte creativa, colorata ed originale di se stessi, ho visto serissimi business-man fermarsi in fumetterie ad acquistare irresistibili manga, efficiente personale addetto alla pulizia dei corrimano delle scale mobili e dall’altra parte della strada incredibili cosplay.
E ora non vi resta che andare e assaporate questo gustoso mix di contraddizioni.
Yoi tabi
Marianna
Si perchè in Giappone puoi lasciare il cellulare come fermaposto al fastfood e stare sicuro che lo ritroverai esattamente li al tuo ritorno, puoi chiedere indicazioni stradali e trovare chi ti accompagnerà direttamente a destinazione, incrociare lo sguardo di una donna e vederla ancora arrossire.
E allora potrete perdervi tra le mille uscite della metro a Shinjuku sicuri che comunque in caso di bisogno qualcuno vi aiuterà, potrete rilassarvi mangiando ottimo pesce da Sushi Zanmai certi della cortesia del personale, potrete passeggiare nei parchi tra alberi secolari dimenticandovi di essere nel cuore di una metropoli, girare tra templi osservando pagode e ragazze in kimono scordandovi per un attimo di essere nel 2015.
Cosa mi ha fatto capire questo viaggio?
Sicuramente che mantenere la propria identità storica nonostante il progresso è possibile,che non necessariamente in un numerosissimo insieme di persone le regole ed il rispetto delle stesse deve venir meno, anzi, proprio grazie all’osservanza scrupolosa di queste è possibile convivere con milioni di persone con pochissimo sforzo.
Il Giappone è associato alla produttività e la serietà lavorativa, è vero, è una sensazione palpabile, ma questo non implica una rinuncia alla parte creativa, colorata ed originale di se stessi, ho visto serissimi business-man fermarsi in fumetterie ad acquistare irresistibili manga, efficiente personale addetto alla pulizia dei corrimano delle scale mobili e dall’altra parte della strada incredibili cosplay.
E ora non vi resta che andare e assaporate questo gustoso mix di contraddizioni.
Yoi tabi
Marianna
Ciao! Bell'articolo! Quando uscirà il prossimo contributo?
RispondiEliminaDomani in giornata. Ciao
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