Konnichiwa a tutti.
Oggi Fabio racconta la sua esperienza in Giappone .
Ebbene sì il Giappone non è sul nostro stesso pianeta, te ne accorgi appena si apre il portellone dell'astronave che ti ha portato in questo mondo ''perfetto'' che ti avvolge con serenità pura e cordialità.
Quando mi è stato proposto di andare in Giappone per due
settimane non sapevo per certo dove stavo andando, si la cultura giapponese mi ha sempre
affascinato ma mi sono sempre “sentito” più americano, mi sono detto: ” si sarà bello ma Tokyo non sarà
mai come New York”.
Tuttavia non mi era ben chiaro che i primi giorni li avrei passati ad
Akihabara o per gli amici Akiba o ancora meglio il paradiso per i nerd, i malati di tecnologia, videogiochi,
manga, action figure, potrei andare avanti con una lista infinita ma mi fermo qui, meglio così, altrimenti
mi commuoverei troppo perchè là al quinto piano di Yodobashi Camera ho lasciato il mio cuore.
Se non sapete di cosa sto parlando allora ci sono due alternative, la prima è semplice,
impugnate la carta di credito e prenotate per partire al più presto, la seconda è quella di andare su
YouTube e cercare la musica che vi accompagnerà all interno di questo paradiso della
tecnologia.
Ti accorgi ti essere ''malato' di Akibahabara quando cominci a fischiettare il main theme di yodobashi.
Ti accorgi ti essere ''malato' di Akibahabara quando cominci a fischiettare il main theme di yodobashi.
Purtroppo però non si può passare due settimane di ferie li
dentro, cioè si può ma ma la fuori c'è un mondo tutto da scoprire, in ogni via di questa zona
magnifica c'è qualcosa che vorrete portarvi a casa o mangiarvi oppure entrambe, appena vi distraete un
attimo attratti da un negozio che vende action figure usate vi passerà affianco una Maid e nello stesso
tempo un profumo di cibo vi colpirà dritti allo stomaco e non potrete fare a meno di comprarvi
qualcosa da Beard Papa.
Ed ecco che al giorno 1 la carta di credito inizia a fumare,
troppe cose e tutte troppo buone da dover assaggiare, dolce e salato, cotto e crudo, ce n'è per tutti
i gusti. In quel preciso istante capisci che sei in una metropoli che viene considerata erroneamente super inquinata ma
cavolo le strade profumano di cibo, impressionante, non vorrei cadere nel banale ma in Italia
non mi è mai capitato di provare una sensazione così piacevole.
Ma torniamo al primo giorno,
usciti da Yodobashi, passati un paio di Combini e altrettanti negozi di manga e videogiochi vedi una
vietta a cui non daresti due euro ma tu
ti senti di sfidare la città.
Dopo pochi passi ti ritrovi in
un tripudio di tecnologia e cose nerd ma una
cosa ti salta all'occhio, Super Potato. Entri in un edificio, ti sembra di entrare a casa di qualcuno ma invece entri in uno stargate che ti porta direttamente
indietro agli anni '80, tre piani di retro gaming,due di videogiochi, console e gadget ed uno, l'ultimo ma non
per questo il meno importante pieno di cabinati e già una forza oscura ti fa portare la mano in
tasca a cercare una monetina per giocare a Street Fighter.
Cavolo è solo il primo giorno e nemmeno siamo all'ora di pranzo.
Iniziamo bene.
Potrei ora raccontarvi tutti gli altri giorni , ma sarebbe solo una overdose di felicità , penserete che Akihabara sia stato il posto migliore visitato , ma non è cosi , Kyoto e il suo antico fascino mi hanno rapito ... ma il primo giorno passato in Giappone mi ha aperto gli occhi e fatto innamorare di un paese cosi lontano dal nostro.
Buon viaggio.
Potrei ora raccontarvi tutti gli altri giorni , ma sarebbe solo una overdose di felicità , penserete che Akihabara sia stato il posto migliore visitato , ma non è cosi , Kyoto e il suo antico fascino mi hanno rapito ... ma il primo giorno passato in Giappone mi ha aperto gli occhi e fatto innamorare di un paese cosi lontano dal nostro.
Buon viaggio.
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